lunedì 27 dicembre 2010

La politica e il Web: le tendenze del 2010

Viviamo in un periodo storico nel quale parlare di tecnologia e politica ha un significato profondo. Che il 2010 sia stato un anno di continuo avvicinamento alla rete per la "pubblicità politica online" è fuor di dubbio: in Italia sentiamo sempre più parlare i mass media tradizionali (tv, radio, giornali) di comunicati, video o discorsi pubblicati esclusivamente sui siti Internet di politici, movimenti o partiti (prendiamo l'esempio dell'atteso discorso di Fini). Secondo le statistiche di Jupiter/Forrester, inoltre, gli americani passano la una quantità di tempo su Internet pari a quella di radio, giornali e riviste sommati.

Se possiamo far risalire al "fenomeno Obama" del 2008 lo scoppio di questa tendenza, è ormai un fatto consolidato che qualsiasi tornata elettorale non possa tralasciare l'online come mezzo di comunicazione, sfruttandone e imparandone le nuove tecniche di coinvolgimento e di informazione. Il Google's Elections and Issue Advocacy Team, insieme a una rappresentativa di alcune delle migliori agenzie che si occupano di "politica digitale" mettono a fuoco cinque principali tendenze che abbiamo visto quest'anno:

  1. Online come strumento di persuasione
    Sono finiti i tempi in cui Internet era solo un mezzo per dare una risposta diretta ai problemi sollevati dagli elettori. È arrivato il momento di sfruttarlo anche come mezzo di persuasione: non è una novità il finanziamento online distribuito, ma sempre più spesso abbiamo visto utilizzare annunci per mobilitare fisicamente gli elettori.

  2. Campagne pubblicitarie locali
    Per le elezioni di medio termine, l'85% dei distretti interessati sono stati presi di mira da campagne pubblicitarie online, una crescita enorme rispetto alla manciata del ciclo elettorale precedente. È stato anche creato uno strumento, Campaign Builder, per creare e mettere online in pochi minuti piccole campagne online mirate.

  3. Presenza in crescita dei video online
    Le campagne elettorali hanno capito il potere della televisione in occasione del dibattito Kennedy-Nixon del 1969; nel 2010 abbiamo visto lo stesso balzo in avanti sfruttando il potere dei video online. YouTube è stato utilizzato per estendere la vita delle campagne televisive, iniziando a integrare il mezzo del video online nelle strategie di base. Gli annunci pubblicitari nei video, prima, dopo o durante, sono stato uno dei mezzi più utilizzati dai politici per le loro campagne.

  4. Pubblicità mobile in crescita esponenziale
    Abbiamo visto più di 550 campagne e gruppi sperimentare la pubblicità mobile in questo ciclo elettorale. Ogni settimana infatti, decine di milioni di utenti effettuano ricerche su Google dal proprio cellulare, generando centinaia di milioni di ricerche: quindi ha senso che i politici vogliano inserire annunci dove i loro elettori sono soliti passare il proprio tempo. Ci sono stati esempi di utilizzo anche di tecnologia ancora di nicchia, per esempio di geo-targeting mobile, per far arrivare alle persone messaggi sempre più personalizzati e "interessanti".
  5. Il Network Blast diventa mainstream
    Una "rete Blast" è una campagna pubblicitaria di breve durata utilizzata per ottenere la massima visibilità sul Web nei momenti cruciali. Nei giorni precedenti alle elezioni di medio termine ci sono state decine di esplosioni, di "blast" appunto, che hanno saturato gli elettori: questa tecnica è state utilizzata per piccoli obiettivi locali, ma anche per coprire "campi di battaglia" estesi come gli interi Stati Uniti.

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